"cultura e territorio"
Quaderno annuale di Studi Storici dell'Accademia di cultura intemelia
Sommario del n. 24
(2018, pp. 192 + 8 tav. a colori - € 16,00)
« STUDI »
F. AMALBERTI, I pił antichi notai di Ventimiglia. 3. Curiosando tra gli atti notarili
Gli atti notarili medievali ci aprono uno scorcio sulla vita quotidiana. Abbiamo visto come, oltre ai contratti che oggi associamo immediatamente alla funzione del notaio (compravendite, testamenti ecc.), si possano trovare notize su: medicina, scuola, arte e architettuta. In quest'ultima parte si analizzano documenti meno consueti, per molti dei quali al giorno d'oggi non si farebbe ricorso al notaio, come: l'invenzione di un mulino funzionante senza l'utilizzo di una delle fonti di energia fino ad allora conosciute (acqua, vento o forza animale); compravendite di schiavi e problemi relativi agli stessi; litigi, risse e ferimenti; accordi per la castrazione di un toro o per l'accoppiamento di un toro con una mucca; promesse di non giocare a giochi d'azzardo; testamenti di chi parte per un viaggio e teme di non tornare; notizie relative a politica e guerre; concessioni comunali per: vendita di vino e generi alimentari ai viaggiatori di passaggio, sepoltura dei morti; manutenzione della planca sul fiume Nervia; si esaminano infine le parole dialettali presenti nei rogiti dei secoli XV-XVI.
A. GANDOLFO, La regina Margherita di Savoia a Bordighera 1879-1926. Una presenza femminile della Casa reale nel Ponente ligure tra Otto e Novecento
Il contributo esplora tra scritture intime e private, comunicazioni ufficiali e articoli della stampa, molto vivace nella riviera di ponente, il soggiorno a Bordighera della regina Margherita di Savoia. Da questa angolatura, coglie l'occasione per alcune puntualizzazioni biografiche su una delle figure femminili pił carismatiche della fine dell'Ottocento, a cui la cittą di Bordighera dedica nel 1940 un monumento.
M. MARENGO, Percorsi migratori transfrontalieri. I piemontesi "di" Nizza nella saga letteraria La baie des Anges di Max Gallo
Il presente saggio riprende una parte della memoria dei cuneesi che dalle vallate alpine si sono diretti verso il mare, oltre le montagne, verso quella porzione di costa che da Nizza arriva fino al Pays de Grasse. La memoria e le testimonianze utilizzate provengono dalle ricerche di Nuto Revelli e costituiscono il supporto concreto per l'analisi del romanzo scritto da Max Gallo. L'«epopea» dei tre fratelli che da Mondovģ sono emigrati verso Nizza, racchiude dunque le storie dei migranti a cui lo stesso autore, storico e politico nizzardo di origine piemontese, si ispira.
T. ZENNARO, Un'inedita tela di Orazio de Ferrari col "Martirio di san Maurizio e della legione Tebea"
Lo studio si incentra sulla tela dal tema evocativo e proveniente da una collezione privata. Si approfondisce su fonti inedite il legame tra Orazio De Ferrari e il principe di Monaco Onorato II, insieme alla tematica iconografica del pittore genovese, che qui si ritrova impegnato a celebrare il cardinale Maurizio di Savoia, governatore di Nizza.
« ARCHIVIO DELLA MEMORIA »
F. GIORDANO, La filarmonica a San Biagio della Cima. Il paese nelle sue ballate popolari
L'articolo ricostruisce la storia della filarmonica, tra Otto e Novecento, attraverso fonti dirette del paese (luoghi, fotografie, racconti, ecc.) e grazie anche al ricordo di alcuni suoi componenti. L'anima musicale di San Biagio della Cima emerge poi dalla trascrizione di un quaderno di strofe, scritte da Stevanin (Stefano Maccario). I versi delle ballate popolari rievocano la vita contadina, le trasformazioni del paesaggio, la sua vocazione floricola: temi ricondotti dall'autore alla storia stessa del paese.
S. VENTO, Siamo tutti emigranti
L'autore restituisce con la memoria personale dell'esperienza familiare, una testimonianza delle fasi circolari della migrazione, che accumunano tutte le storie individuali e si intrecciano alla Storia. Protagonisti di ieri e di oggi sono non solo il viaggio, ma la cittą di arrivo, Ventimiglia e le sensazioni dell'approdo.
« CRONACHE E STRUMENTI »
S. NAPOLITANO, Storia locale, storia aperta, storia globale. Ereditare dal passato il patrimonio culturale
Questo intervento vuole contribuire alla riflessione attuale sul ruolo della storia e della ricerca storica in quel processo continuo di costruzione del patrimonio culturale. In particolare si valuta in modo critico l'apporto della storia locale rispetto alla promozione pubblica dell' ereditą del passato, attraverso un approfondimento storiografico.
B. PALMERO, Cultural Heritage 2018. Le Memorie, il territorio e la storia
L'articolo ripercorre l'attivitą svolta nell'ambito dell'anno europeo dedicato al patrimonio culturale. La riflessione proposta intorno al rapporto tra storia e territorio ha messo in evidenza il ruolo delle memorie per una trasmissione culturale partecipata. Inoltre l'aspetto delle relazioni transfrontaliere connota la ricostruzione storica, artistica e letteraria degli studi presi qui in esame.
F. ROMEO, La Ciclovia della Val Nervia e il Bedale. Appunti per un progetto di valorizzazione del territorio
L'autrice propone un dossier storico-documentario volto alla valorizzazione del tratto ciclabile di Camporosso. La storia incontra il territorio tra documenti testuali, cartografia e tracce tangibili di quelle relazioni comunitarie che hanno realizzato l'opera di canalizzazione, oggi visibile sul nuovo circuito ciclopedonale.