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"cultura e territorio"


Quaderno annuale di Studi Storici dell'Accademia di cultura intemelia


copertina Intemelion 17

Sommario del n. 17
(2011, pp. 224 - € 16,00)

volume € 16,00    file PDF € 8,00

 

« STUDI »

B. PALMERO, Un valico alpino nelle relazioni transfrontaliere del territorio intemelio. Il passo del Muratone tra XV e XVIII secolo
Lo studio segue il processo di riqualificazione di un luogo alpino di transito nella politica territoriale di lungo periodo. L'approccio qui proposto vuole incrociare l'archivio comunale alla topografia, facendo perno su una antica convenzione di pascolo e sull'organizzazione dello spazio di alpino di allevamento realizzata tra XV e XVIII secolo. Il valico del Muratone si trova così a costituire un perno di formazione di uno spazio transfrontaliero, nel senso di luogo di transito, deputato a rinnovare la reciprocità economica del comprensorio montano e a istituire "nuove frontiere" dei pascoli.

G. MAMONE, Da Vievola a Valona. Storia di Eugenio Muratore, chauffeur ventimigliese al servizio dei generali alleati in Albania al tempo della Grande Guerra
Dall'automobile come promessa di un futuro di progresso e civiltà a mezzo bellico d'avanguardia. Al volante di diverse vetture, Muratore percorre strade, attraversa confini e partecipa alla Grande Guerra mentre il mondo circostante muta febbrilmente travolgendo tutto. Tramite le carte private del soldato, lo studio ne ripercorre la vicenda umana e militare, inestricabilmente legata alla mobilità - logistica e sociale - di primo Novecento.

P. VEZIANO, «Affinché l'ospite straniero non trovasse il vuoto». L'incontro tra Franco e Mussolini a Bordighera (12-13 febbraio 1941)
Nel febbraio del 1941 Mussolini incontra a Bordighera Franco nel tentativo di convincere il dittatore spagnolo ad entrare in guerra a fianco di Italia e Germania. L'importante incontro si risolse in un completo fallimento. La stampa evitò accuratamente di affrontare l'argomento, e scelse di dirottare il lettore verso le entusiastiche manifestazioni di simpatia e di fede politica tributate da una folla straripante. Fu davvero così o anche questo evento presentava il carattere fittizio e propagandistico, tipico delle manifestazioni del regime?

F. TOSO, Per uno studio del lessico del dialetto figun della Provenza: glossario dai testi
Il contributo raccoglie tutti gli elementi lessicali noti, a partire dalle residue testimonianze scritte, del dialetto "figun" importato dalla Liguria occidentale in Provenza nel corso del sec. XV. attraverso tale documentazione vengono meglio precisati i dati relativi all'area d'origine della parlata (il contado di Oneglia e di Albenga) e le modalità del contatto linguistico con i dialetti provenzali contermini, che alla lunga determinò l'estinzione di una parlata di cui, per quanto riguarda soprattutto la varietà di Mons, le ultime vestigia furono raccolte alla metà del secolo scorso. Lo spoglio completo della pur esigua produzione letteraria in "figun" ha consentito di recensire circa 500 voci, che costituiscono comunque una base lessicale interessante per ulteriori approfondimenti.

M.P. VIALE, La rivista "L'Agricoltura ligure" di Mario Calvino (1901-1911)
Nei primi anni del '900 Mario Calvino, direttore della Cattedra ambulante di agricoltura della Provincia, inizia un'attività di promozione dell'insegnamento scientifico e della pratica agronomica, percorrendo in lungo e in largo le campagne portandosi dietro una biblioteca mobile per l'istruzione dei contadini.
Nel rileggere i suoi articoli pubblicati su "L'Agricoltura Ligure" (rivista da lui stesso fondata) si colgono quel fervore e quell'entusiasmo che animarono il Calvino nel promuovere la cooperazione e l'agricoltura modernamente concepita.

 

« ARCHIVIO DELLA MEMORIA »

L. MACCARIO, Repertorio e attitudini del Teatru ventemigliusu
L'intervento ricostruisce l'attività della storica Cumpagnia d'u Teatru Ventemigliusu,fondata nel 1928, che ha saputo muoversi nel contesto dell'organizzazioni teatrali, rinnovarsi e mantenersi sempre attiva, nonostante la protratta chiusura del teatro comunale. L'apporto dei direttori artistici, da Emilio Azaretti e Filippo Rostan, a Mario Pastore, fino a Pierino Sismondini ha permesso a A Ventemigliusa di tornare nel 2007 sul palco del teatro comunale, finalmente ristrutturato, con una nuova generazione di appassionati, per recitare gustose commedie int'u nostru parlà.

R. ZANOLLA, Dalla nascita all'adolescenza: la ricostruzione di un percorso di crescita attraverso alcune espressioni del dialetto ventimigliese
Questo studio si pone come valido contributo di ricerca semantica intorno alle espressioni linguistiche di uso quotidiano riscontrabili nel dialetto ventimigliese in precisi momenti della sua formazione. Attraverso un attento esame delle definizioni che il termine ha raccolto, vengono ricostruiti i vari contesti sociali in cui il termine è stato generato e utilizzato, mostrando le gerarchie, le relazioni e gli scambi psicologici che corrono tra le componenti sociali, i modelli e i livelli di civiltà nei quali l'espressione è stata generata. È in base a questa ottica, che è anche una sfida a conoscere sempre meglio le radici della nostra cultura, che esamineremo il significato attribuito ad alcuni momenti della vita umana: dall'infanzia all'adolescenza.

 

« CRONACHE E STRUMENTI »

G. PALMERO, Su di un'antica colonna affiorante a Ventimiglia, in una muratura basso medievale. Prime deduzioni
A Ventimiglia, di recente, è stata individuata un'antica colonna in granito sardo, come "inghiottita" da una muratura, probabilmente di età basso medievale. Lo stato di conservazione è perfetto. Il contesto insediativo in cui essa è inserita si trova in una parte della città già urbanizzata attorno al Mille, la cui storia precedente è in gran parte ancora da scrivere. In questa sede si presentano le prime deduzioni con l'intento di favorire l'apertura di un cantiere archeologico in situ.

A. CARASSALE, La vitivinicoltura ligure dal Medioevo ai nostri giorni: bilancio del Convegno di studi
Dal 6 all'8 maggio 2011, presso il Convento dei Frati Domenicani di Taggia (IM), si è svolto il Convegno internazionale "La vite e il vino in Liguria e nelle Alpi Marittime dal Medioevo ai nostri giorni", dedicato alla memoria di Giovanni Rebora, compianto docente dell'Università di Genova e tra i più noti esperti di storia dell'alimentazione mediterranea. L'evento, organizzato da Asso Lab StArT AM con la collaborazione scientifica dell'Ateneo genovese, intendeva fare il punto sulla situazione degli studi relativi al settore della storia vitivinicola in ambito ligure e proporre nuovi spunti di riflessione e ricerca. L'articolo riassume gli interventi delle varie sessioni congressuali e fornisce una completa bibliografia di contributi precedenti.

L. GABRIELLI, L'antica chiesa di San Giovanni Battista di Isolabona
La chiesa di San Giovanni Battista, situata all'interno dell'attuale cimitero, è forse la chiesa più antica della comunità di Isolabona. La chiesa che è a tre navate e che ha subito numerose trasformazioni, è di impianto romanico. Sui muri perimetrali sono visibili segni evidenti della sua originaria costruzione avvenuta probabilmente tra XI ed il XII secolo. Tracce di una intervento di ampliamento probabilmente avvenuto tra la fine del XV secolo e l'inizio del secolo successivo sono riscontrabili sulla facciata posteriore e su un muro perimetrale. All'inizio del XVII secolo fu presumibilmente effettuata una trasformazione radicale della chiesa che comportò il ribaltamento dell'asse facciata-abside dal precedente orientamento ovest-est a quello attuale e che dette origine alla struttura che è giunta fino a noi. Tra gli elementi di pregio della chiesa è da annoverare un affresco del tardo '400 primo '500 che nonostante le incurie del tempo è ancora ben visibile all'esterno della attuale facciata posteriore, ma che una volta doveva probabilmente essere quella principale. Nell'affresco, che rappresenta il Battesimo di Cristo, si individuano i canoni del cosiddetto Leonardismo, un fenomeno pittorico che si diffuse nell'estremo ponente ligure nel primo quarto del XVI secolo, al quale aderì anche Lodovico Brea al cui ambito questo affresco potrebbe essere ascrivibile.


G.P.-F.A., In ricordo di Glauco Brigati
Un altro pezzo importante della nostra storia se n'è andato. In una notte, di fine marzo, è spirato Glauco Brigati. Una figura centrale per noi visto che il suo nome è legato, fin dalla fondazione nel 1995, all'intera vicenda editoriale del nostro Quaderno di Studi Storici "Intemelion".


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