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"cultura e territorio"


Quaderno annuale di Studi Storici dell'Accademia di cultura intemelia


copertina Intemelion 20

Sommario del n. 20
(2014, pp. 176 + 8 pp. a colori - € 16,00)

volume € 16,00    file PDF € 8,00

 

« STUDI »

C. PAMPARARO, Alle origini di Albintimilium cristiana
Ripercorrendo la storia archeologica della città di Ventimiglia, si cercano di unire le due aree di scavo ormai già note da tempo: quella dell'antico municipium romano e quella tutt'attorno alla cattedrale, nell'insediamento medievale alla destra del Roia. I punti di contatto ci sono e vengono messi in evidenza. Dalla lettera che cita la presenza di una chiesa proprio vicino alla antica città romana e distrutta nel 1836, all'analisi precisa dell'insediamento bizantino e altomedievale presente alla foce del fiume Nervia, insediamente che continuerà a persistere dal V secolo fino a parte del basso medioevo, come attestano fonti notarili del XIII secolo. Rilevanti sono poi anche i dati relativi ai restauri della cattedrale di Ventimiglia alta, o i pochi dati pubblicati sui lavori nel Convento delle Canonichesse Lateranensi e relativi ai muri emersi (sec. VII-VIII. L'ipotesi di una continuità abitativa si fa sempre più forte, sia per le lapidi con tombe ritrovate vicino al fiume Nervia, datate al VI-VII secolo, che per i contesti abitativi ritrovati sull'altura a 2 km di distanza, proprio dove ora sorge il complesso Vescovile.

F. CERVINI, Tra Liguria e Provenza al tempo del premier art roman. Mito e realtà di uno snodo internazionale
L'architettura dell'XI secolo in Liguria è stata spesso percepita come una variante locale e riduttiva di grandi esperienze che percorrono l'occidente europeo, tra Lombardia, Borgogna e Catalogna. Se tuttavia si guarda agli elementi comuni degli edifici costruiti i quegli anni tra Riviera di Ponente, Provenza Orientale e Alpi Marittime, vi si riconosce una cultura omogenea, marcata da una fisionomia originale che la distingue da altri paesaggi del romanico europeo. Questo contributo fa il punto sullo stato delle conoscenze e indica qualche percorso di ricerca da approfondire.

C. ELUÈRE, Canavesio e San Michele a Pigna: qualche riflessione
Le opere d'arte conservano sempre qualche mistero. Alcune osservazioni sul posto di particolari tecnici invitano a rivedere certe asserzioni tradizionali sul polittico di Pigna e il suo pannello centrale dedicato a San Michele, anche a formulare nuove domande sulla sua impostazione.

B. PALMERO, I Magnifici e la città a fine Settecento. Note a margine del methodo Durazzo di aggregazione a Ventimiglia
La crisi del governo cittadino alla fine dell'antico regime è sullo sfondo delle carte familiari dei Galleani di Ventimiglia. Come ripartirsi gli incarichi pubblici? Quali sono i titoli per governare la città? In che modo s'imposta il dialogo territoriale per l'amministrazione dei luoghi? Lo studio analizza l'apparato legittimatorio della magnificenza genovese e l'integrazione politica a Ventimiglia, affermata con un regolamento del 1791, che viene proposto dagli atti come metodo Durazzo.

M. VACCARI, La toponomastica cerianese tra memoria e rinnovamento
Come in un gioco ad incastro, i confronti e le integrazioni tra fonti storiche, tecniche e popolari portano alla localizzazione di toponimi non vitali con un'innovativa procedura di iterazione e consentono di evidenziare le trasformazioni del paesaggio del territorio di Ceriana e di recuperare radicati valori culturali.

P. VEZIANO, Cronache sull'olivicoltura d'Isola Buona tra Settecento e Ottocento
Piogge torrenziali, venti furiosi, nevicate copiose, gelate disastrose, siccità. Questo quadro climatico avverso fu la regola negativa che caratterizzò l'olivicoltura a Isolabona tra '700 e '800? Si tratta, in realtà, solo della straordinarietà dei fenomeni raccontata con pacatezza di toni da Giò Antonio Cane nelle pagine suo Manoscritto in cui trovano giusta collocazione preziose informazioni sulla qualità degli oli prodotti e sul loro valore commerciale.

 

« ARCHIVIO DELLA MEMORIA »

L. IPERTI, Tra leggenda e memoria. I Rey, i saraceni e l'insediamento del Cab (Penna, valle Roia)
Nell'antica comunità di Penna, ora Piene Haute, nella media valle del Roia, vi è un piccolo insediamento, denominato Cab, una frazione di Libri, disabitato dalla fine del 1800, dove vivevano i Rey che la tradizione locale ritiene di origine saracena. L'esame del racconto leggendario e la ricerca documentale permettono di ricostruire la storia del Cab e di formulare varie ipotesi sull'origine dei Rey. Tra queste mantiene validità il ricordo popolare dell'origine moresca perché risultano documentate le incursioni saracene fino alla comunità di Penna, ma è anche possibile che i Rey siano originari della Savoia o del Piemonte considerando la significativa presenza di questo casato nella vicina località di Breil sur Roya, antico territorio dei Duca savoiardi.

 

« CRONACHE E STRUMENTI »

L. GABRIELLI, Su di un ritrovamento avvenuto sul greto del torrente Nervia ad Isolabona
L'articolo si prefigge lo scopo di segnalare il ritrovamento di un reperto lapideo, sulla cui origine e sulla cui importanza storica devono ancora essere fatti degli studi più approfonditi, venuto alla luce, dopo una piena, venerdì 14 febbraio 2014 sul greto del torrente Nervia ad Isolabona. Oltre alla sua descrizione vengono fornite anche alcune informazioni di carattere storico relative alla zona in cui è stato ritrovato.

L. THEVENON, Où prier? Qui prier? en terre brigasque
L'articolo propone una localizzazione geografica dei luoghi e della devozione popolare della terra brigasca. Si mette a disposizione un inventario sommario degli edifici sacri della Briga e del suo territorio e si compara la diffusione del culto dei santi con le valli vicine.

F. AMALBERTI (a cura di), Indice (1995-2014)
Indice, secondo l'ordine alfabetico per autore, degli scritti editi sul Quaderno annuale di Studi Storici «Intemelion», dal 1995 al 2014.


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