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"cultura e territorio"


Quaderno annuale di Studi Storici dell'Accademia di cultura intemelia


copertina Intemelion 16

Sommario del n. 16
(2010, pp. 224 + 8 tav. a colori - € 16,00)

volume € 16,00    file PDF € 8,00

 

« STUDI »

F. AMALBERTI, I più antichi notai di Ventimiglia. 1. Repertorio (secc. XV-XVI)
Quasi tutti gli atti notarili, riguardanti la zona intemelia anteriori al XVI, secolo sono andati dispersi. Il saggio illustra come possa essersi persa tale documentazione e riporta un repertorio di notai dei secc. XV-XVI, dal quale possiamo vedere quali, quanti e di che tipo fossero (comunali o comitali, di nomina imperiale o papale) i notai operanti a Ventimiglia. In appendice si riporta un atto di nomina di un notaio da parte di un conte palatino con delega papale.

G. MAMONE, Orizzonti di un bersagliere ventimigliese alla guerra di Libia 1911-1912
29 settembre 1911: l'Italia di Giolitti dichiara guerra alla Turchia per il controllo della Tripolitania e della Cirenaica. Migliaia i soldati coinvolti in questa tarda impresa coloniale il cui ricordo è ormai sbiadito. Tra di essi, il ventimigliese Giovanni Battista Ballestra, caporale dell'8° reggimento bersaglieri. Attraverso le lettere che inviava alla famiglia ripercorriamo speranze e illusioni del giovane soldato e, di riflesso, aspettative e delusioni di un giovane paese.

P. VEZIANO, "Morir non si morirà". Diario della prigionia di Mario Cassini (1916-1918)
Raccontare per timore di non essere creduto. Questa la forte motivazione che spinse il contadino Mario Cassini ad annotare su un modesto quaderno i ricordi del suo "soggiorno" nei campi di internamento austriaci durante la Prima guerra mondiale. Una scrittura popolare, la sua, che ci restituisce incisivamente l'ampiezza dei patimenti fisici e dei tormenti psicologici e che sembra anticipare molte delle tematiche che ritroveremo nei campi di stermino nazisti.

D. CANESTRI, "Un cinguettio che rompe il silenzio". La salvaguardia degli uccelli nel ponente ligure dalla sua pioniera, Eva Mameli Calvino ad oggi
La storia della protezione della natura e degli animali in Italia affonda le sue radici nell'immediato Primo Dopoguerra, quando pochi individui dalle forti motivazioni iniziano a battersi in difesa dell'ambiente che ci circonda. Tra queste persone spicca l'impegno di Eva Mameli Calvino, la quale, dalle pagine de La Costa Azzurra Agricola-Floreale svolge una fervida attività a salvaguardia, soprattutto, degli uccelli.

W. FORNER, Brigasco Occitano?
Il saggio analizza i meccanismi di manipolazione culturale attraverso i quali il dialetto brigasco, una varietà ligure-alpina come tale universalmente riconosciuta, è stata dichiarata di matrice "occitana" per motivazioni che sfuggono completamente a una seria valutazione linguistica, e che riflettono interessi ed opportunismi più volte rilevati da studiosi, cultori e persone del luogo. L'iniziativa si inserisce in un progetto, quello dell'"occitanismo" militante, che riflette una visione fortemente ideologizzata del fattore idiomatico come elemento identitario, e apre scenari inquietanti sulla corretta gestione del patrimonio culturale e in special modo linguistico nell'entroterra intemelio, e nell'area delle Alpi Marittime più in generale.

 

« ARCHIVIO DELLA MEMORIA »

L. MACCARIO, Stucafisciu â brandacugliun. Il maschio manicaretto, originario della Liguria Intemelia costiera
Non si deve tener conto delle notizie, assai diffuse, sulla nascita marinaresca della ricetta che definisce lo stucafisciu â brandacugliun. Dimostriamo come questo maschio manicaretto non può che essersi configurato nell'ambiente Ottocentesco della Liguria Intemelia costiera.

L. GABRIELLI, La Cubàita di Isolabona: un dolce del ponente ligure che viene da lontano
La Cubaita, un semplice dolce a base di nocciole e miele, è una delle tipiche tradizioni natalizie radicate in una piccola porzione del territorio della Liguria di Ponente che comprende la val Nervia e l'alta valle Argentina in generale ed il paese di Isolabona in particolare. L'articolo si propone di descriverne l'origine e la diffusione. Emerge così, per la Cubaita ligure, una antica e comune matrice storica con quella che è alla base della sua presenza in Sicilia ed in gran parte dell'Italia meridionale dove è particolarmente diffusa.

 

« CRONACHE E STRUMENTI »

F. CORVESI, Un articolo poco noto di William Scott
L'autore ritrova in una rivista britannica pubblicata nel secolo scorso, un articolo scritto da William Scott che anticipa l'uscita del più famoso libro sui paesi montani del ventimigliese "The Rock Village of Riviera". In questo articolo lo scrittore inglese analizza alcuni registri riguardanti la costruzione degli edifici della zona che consultò negli archivi comunali. Descrive i metodi di costruzioni, il costo del lavoro e i materiali utilizzati. Riporta la mappa di un frantoio di San Biagio con la descrizione degli elementi che lo compongono. Oggi tutti quei registri sono andati irrimediabilmente persi e lo scrittore inglese ci presenta questa straordinaria testimonianza di ciò che studiò alla fine dell'800.

S. ODDO, Presenze cristiane in valle Argentina
Grande è sempre stata la devozione popolare in alta valle Argentina, testimoniata non solo da antiche chiese (Santi Faustino e Giovita, San Pietro), da oratori o santuari (Madonna di Loreto, San Giovanni dei Prati, Madonna del Ciastreo, ecc.) ma anche da semplici croci o edicole più o meno grandi, a ricordo di memorabili eventi, sia tristi che lieti. Ripercorrerne il tragitto è un po' riscoprire le antiche tradizioni, che purtroppo stanno a poco a poco mutando o addirittura scomparendo.

C. ELUERE, L'Ultima Cena con gamberi a Pigna e altre Ultime Cene nel Ponente ligure
«L'Ultima Cena con i gamberi» di Pigna costituisce un caso unico nella zona che conferma la singolarità e la minuziosità delle ricerche di Giovanni Canavesio e le sue relazioni con altri centri artistici dell'arco alpino. Simbolo del tradimento di Giuda "Riflesso della vita quotidiana" Nell'articolo viene proposto un confronto con altri affreschi.


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